In Stiria e nel Burgenland, la cicala americana minaccia di causare ingenti danni ai vigneti. Lo riportano la rivista Vinaria e altri media austriaci. Questo insetto volante di pochi millimetri si sta diffondendo dalla Slovenia verso nord e trasmette il patogeno della Vergilbura dorata (Flavescence dorée). Questa malattia inguaribile distrugge le viti, per i vigneti colpiti rimane solo l’estirpazione.
La cicala americana porta con sé batteri che si insediano nei vasi conduttori delle piante e li ostruiscono. Inizialmente, le foglie delle viti infette si colorano: per le varietà di uva bianca diventano dorate, per quelle rosse diventano rosso vivo. Poi si arricciano e le bacche non crescono più, fino a quando l’intera pianta di vite si secca dall’interno.
Le uova della cicala svernano nella corteccia della vite. Le larve si nutrono della linfa della pianta e diventano insetti volanti in poche settimane. Il clima secco e caldo dell’estate favorisce attualmente la loro crescita. In ogni stadio di sviluppo, la cicala americana può infettare le viti. La pianta spesso mostra sintomi solo dopo oltre un anno, ma fino ad allora è un focolaio di malattia non rilevato che favorisce la diffusione.
Contro l’insetto stesso agiscono i normali pesticidi, ma l’infezione delle viti è difficile da rilevare. Quando compaiono i sintomi, è già troppo tardi: la vite colpita deve essere immediatamente estirpata, e viene istituita una zona di sicurezza di 500 metri.
L’unica possibilità di affrontare la minaccia sono controlli regolari dei vigneti nelle aree a rischio. Durante ogni ispezione, il servizio fitosanitario della camera dell’agricoltura esamina 400 foglie di vite.
(cs)
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