Un violento temporale di grandine ha causato gravi danni nei vigneti della Champagne sabato scorso, dopo aver attraversato Parigi. Le comunità più colpite sono state Saint-Martin-d’Ablois, Vinay, Pierry e parzialmente anche Épernay. Qui sono caduti chicchi di grandine delle dimensioni di uova piccole, che hanno lasciato devastazioni significative. Secondo Sébastien Debuisson, direttore per la qualità e lo sviluppo sostenibile del Comité Champagne (CIVC), potrebbero essere interessati tra 500 e 1.000 ettari di vigneti, ma le stime precise sono difficili, poiché le precipitazioni sono state molto diverse a livello locale.
Presso la cantina sperimentale Plumecoq del Comité Champagne sulla Côte des Blancs, i danni ammontano in media al 30%, con grandi differenze tra le zone più alte e quelle più basse. Attualmente, i viticoltori si concentrano sull’eliminazione dei germogli superflui per preservare il fogliame e promuovere la fotosintesi. La speranza è riposta nella resistenza delle viti e nella germogliazione di gemme secondarie (seconda germogliazione).
Agnès Ferry-Wanner, viticoltrice a Épernay, Pierry e Mardeuil, riporta che il 60% dei suoi vigneti è stato danneggiato, un’estensione che nemmeno suo padre ha mai vissuto in 45 anni. A Épernay, stima la perdita a circa il 50% dei germogli, mentre la Côte des Blancs è rimasta in gran parte illesa. Nonostante la distruzione, si mostra ottimista: “La natura ci sorprende spesso in modo positivo: lo scorso anno, nonostante una perdita del 30% a causa della muffa, siamo riusciti a ottenere il raccolto completo.”
A sud di Épernay, il maltempo ha colpito anche regioni come Vert-Toulon e Étoges in modo violento, sebbene localmente limitato. La viticoltrice Valérie Dupont di Reuves parla di danni tra il 50 e l’80% in singole parcelle. In totale, prevede una perdita di circa il 20% sulla sua superficie vitata di sei ettari, distribuita su dieci comuni.
Nonostante i danni estesi, ci sono anche buone notizie: Vincent Jourdan, presidente delle cooperative vinicole della Champagne, ha confermato che i vigneti nella valle della Marna, nel dipartimento dell’Aisne e sulla Montagne de Reims sono rimasti in gran parte illesi. Pertanto, una parte significativa della superficie coltivata della Champagne è attualmente intatta.
Tuttavia, gli effetti finali sulla vendemmia 2025 possono essere stimati solo tra alcune settimane, quando la vegetazione si sarà sviluppata ulteriormente e l’entità dei danni sarà più visibile.
(ru / Vitisphere)
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