Il viticoltore del Barolo Giacomo Oddero di La Morra è morto all’età di 98 anni. Oddero non era solo un importante viticoltore, ma ha anche svolto un ruolo centrale nella vita politica ed economica della regione vinicola delle Langhe. È stato tra i primi a puntare sulla qualità e sull’imbottigliamento diretto. Con questi principi fondamentali, ha plasmato lo sviluppo economico della regione ed è diventato un modello per un’intera generazione. Grazie alla sua notevole capacità di ascoltare e mediare, ha riconosciuto presto l’importanza della collaborazione e dello sviluppo a lungo termine.
In un’intervista per il suo 90° compleanno, ricordava gli anni difficili del dopoguerra: “Ho vissuto in prima persona le difficoltà che la mia generazione ha dovuto affrontare durante la Seconda Guerra Mondiale e dopo. È stata una vita dura. L’agricoltore era alla fine della catena – poteva sperare in un buon raccolto, ma le sue uve non venivano mai pagate adeguatamente.” Queste esperienze sono diventate il suo impulso imprenditoriale.
Così, per decenni, Oddero ha guidato l’azienda vinicola Poderi e Cantine Oddero a La Morra, fondata da suo nonno Giacomo nel 1876. Ha personalmente seguito circa 80 vendemmie. Tuttavia, la viticoltura non è mai stata la sua unica attività. Dopo il diploma, Oddero ha inizialmente studiato farmacia e ha gestito con sua moglie Carla una farmacia ad Alba per molti anni. Ha anche ricoperto molti incarichi politici ed economici: è stato, tra l’altro, sindaco di La Morra, consigliere provinciale, assessore all’agricoltura e presidente della Camera di Commercio di Cuneo.
Giacomo Oddero lascia un’eredità significativa – come pioniere e visionario che sapeva unire competenze agricole con lungimiranza imprenditoriale.
Oggi, l’azienda vinicola Poderi e Cantine Oddero è gestita in settima generazione dalle sue figlie e dai suoi nipoti.
(ru / Gambero Rosso)