La Commissione Europea ha presentato a Bruxelles le sue strategie per supportare l’industria vinicola in difficoltà. Il Commissario europeo all’agricoltura Christophe Hansen aveva già istituito nel 2024 un gruppo di lavoro di alto livello per questo scopo. Le proposte ora presentate traducono le raccomandazioni elaborate in iniziative legislative concrete.
Al centro dei piani dell’UE ci sono la competitività e la resilienza delle aziende vinicole europee. Le nuove proposte mirano a gestire meglio le capacità produttive, adattarsi alle mutevoli preferenze dei consumatori e aprire nuovi mercati. Allo stesso tempo, si intende rafforzare l’importanza economica dell’industria vinicola per le aree rurali.
Per raggiungere questo obiettivo, si dovrà principalmente evitare la sovrapproduzione. Pertanto, gli Stati membri dell’UE promuoveranno l’estirpazione delle viti e la vendemmia verde per stabilizzare l’offerta e la domanda e ridurre i carichi finanziari per i viticoltori.
Inoltre, ci sarà maggiore flessibilità nelle nuove piantagioni. Le attuali regole sulla reimpiantagione saranno allentate affinché i produttori possano adattare meglio i loro investimenti alle condizioni in evoluzione. Gli Stati membri dovrebbero allineare i diritti di impianto in modo più mirato alle esigenze nazionali e regionali.
Inoltre, l’UE prevede di fornire un maggiore supporto alle cantine nell’adattamento ai cambiamenti climatici. Gli Stati membri possono aumentare il finanziamento dell’UE per gli investimenti nella protezione climatica fino all’80% dei costi ammissibili.
Un punto importante sono regole di commercializzazione più chiare e uniformi, che dovrebbero facilitare la distribuzione di prodotti innovativi. In particolare, saranno create denominazioni comuni per vini analcolici e prodotti con contenuto alcolico ridotto. L’uniformità delle normative sull’etichettatura dovrebbe semplificare il commercio all’interno dell’UE e ridurre i costi per i produttori, mentre i consumatori avranno più facile accesso alle informazioni sui prodotti.
Inoltre, l’UE intende stimolare il turismo vinicolo. Le associazioni di viticoltori che commercializzano vini con indicazione geografica protetta dovrebbero essere specificamente supportate nello sviluppo di offerte di turismo vinicolo. La durata delle campagne pubblicitarie finanziate dall’UE nei paesi terzi sarà estesa da tre a cinque anni per rafforzare la presenza internazionale dei vini europei.
Cem Özdemir, Ministro federale tedesco per l’alimentazione e l’agricoltura, ha commentato le proposte: “La direzione per il futuro della viticoltura in Germania e in Europa deve essere impostata saggiamente ora. Pertanto, accolgo con favore il fatto che la nuova Commissione stia rapidamente seguendo le sue dichiarazioni con azioni e voglia attuare molte delle misure proposte dal mio ministero. I punti fondamentali per questo sono, ad esempio, l’adattamento della produzione proposto attraverso divieti di coltivazione regionali, la produzione semplificata di vini analcolici e la promozione del turismo vinicolo e delle esportazioni di vino. Questi sono passi nella giusta direzione.”
L’UE è leader nel settore vinicolo, con una quota del 60% della produzione vinicola mondiale e la stessa percentuale del valore delle esportazioni globali.
(ru / BMEL, Commissione UE)
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