I ricercatori dell’Università Justus-Liebig (JLU) di Gießen hanno fatto un progresso nella lotta contro le mosche della frutta, riporta la Hessenschau. Le mosche della frutta femmine perforano i frutti e gli acini d’uva per deporre le loro larve. Anche la mosca dell’aceto di ciliegia, appartenente alla stessa famiglia, causa enormi danni nella viticoltura. È un “progresso rivoluzionario” per l’uso globale della lotta biologica contro i parassiti, ha dichiarato il ricercatore di insetti Prof. Marc Schetelig, che guida il progetto.
I ricercatori di Gießen hanno identificato un cosiddetto “gene letale in base alla temperatura” che fa sì che le mosche della frutta femmine muoiano già nello stadio embrionale a causa dell’azione del calore, mentre i maschi sopravvivono. Questo è rilevante, poiché le popolazioni di mosche della frutta vengono allevate per combattere la diffusione, i maschi vengono sterilizzati tramite radiazioni e liberati. Si accoppiano con femmine selvatiche, ma non producono prole. In questo modo, la popolazione diminuisce. Il metodo è specifico e non danneggia altre specie di insetti o l’ambiente.
Il problema più grande con il metodo finora è stato separare in modo efficiente e il prima possibile gli insetti maschi e femmine, per non liberare femmine. Anche se sono stati allevati in modo che avessero colori diversi nello stadio di pupa e le larve potessero essere selezionate con una macchina per la selezione del riso. Grazie alla nuova scoperta, le mosche della frutta femmine possono essere eliminate molto prima, risparmiando anche risorse come spazio e cibo, che erano necessari per l’allevamento delle larve su larga scala.
A Valencia, in Spagna, il metodo del calore è già applicato con grande successo, riferiscono i ricercatori. Circa 140.000 ettari di piantagioni di agrumi sono ora protetti dalla mosca della frutta del Mediterraneo senza pesticidi. Il prossimo obiettivo è utilizzare le conoscenze del progetto anche contro specie affini come la mosca dell’aceto di ciliegia, che danneggia la viticoltura.
(al)
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