Secondo informazioni del Verband Deutscher Prädikatsweingüter (VDP), vino e spumante potrebbero essere soggetti a un dazio fino al 17 percento all’importazione negli USA. Come comunica l’associazione, un accordo commerciale dell’UE con gli USA è quindi imminente.
Il VDP ha quindi inviato una lettera alla Commissione Europea, in cui sottolinea “gravi conseguenze per l’industria vinicola su entrambi i lati dell’Atlantico”. Gli USA sono anche il mercato di esportazione più importante per l’industria vinicola tedesca. La delegazione negoziale statunitense si è già lasciata convincere – anche grazie all’argomentazione della US Wine Trade Alliance (USWTA) – che i vini europei non rappresentano una minaccia per l’industria vinicola statunitense, ma “creano un significativo valore economico per importatori, distributori, commercio e ristorazione”, scrive il VDP. Il cosiddetto deficit commerciale degli USA a causa delle importazioni di vino è in realtà una significativa fonte di creazione di valore per le aziende americane, che sarebbe gravemente compromessa dai dazi. La lettera, indirizzata anche alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, si conclude con la frase: “Pertanto, vi chiediamo con insistenza di impegnarvi affinché il vino – analogamente ad altri gruppi di prodotti – rimanga esente dai dazi statunitensi.”
Il VDP esprime rammarico per il fatto che il vino sia apparentemente uscito dal focus nei colloqui in corso tra le delegazioni commerciali dell’UE e degli USA. Tuttavia, una soluzione praticabile è relativamente molto più semplice da raggiungere rispetto ad altri settori che sembrano essere stati prioritizzati dalla delegazione dell’UE.
(al)
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Le associazioni chiedono di includere il vino nei negoziati doganali